Alla Clinica Equina San Biagio i cavalli possono ricevere trattamenti con medicine complementari: si utilizzano agopuntura ed elettroagopuntura come trattamenti integrativi per le patologie ortopediche durante la fase riabilitativa, nel controllo del dolore post chirurgico e in molti casi di medicina interna. Per questa branca della medicina complementare la Clinica si avvale della collaborazione esterna del Dr. Francesco Longo, noto esperto in materia.

Per la gestione delle intolleranze alimentari e la scelta di integratori alimentari mirati ci avvaliamo di un test bioenergetico sul crine di cavallo effettuato dal collaboratore esterno Dr. Pietro Massaroli.

Particolare attenzione è rivolta alla gestione dello stress dei cavalli ospedalizzati tramite impiego di Fiori di Bach selezionati per ogni singolo cavallo e del Metodo Tellington-Jones per la gestione di soggetti difficili.

Il metodo Tellington Jones – ideato da Linda Tellington Jones – è un sistema di allenamento e miglioramento delle performance dei cavalli che permette alle persone di relazionare con i loro animali in modo più profondo e comprensivo, rafforzando la comunicazione inter-specifica e onorandone il corpo, la mente e lo spirito.
Il Metodo, che è in continua evoluzione, utilizza una varietà di tocchi, movimenti e linguaggi del corpo che influenzano il comportamento, le prestazioni, la salute, aumentando il desiderio dei cavalli di collaborare e la loro abilità ad imparare in un ambiente libero dal dolore e dall’ansia.
Oggi applicato a tutti i vertebrati, uomo compreso, è un sistema logico che consente di raggiungere facilmente l’equilibrio fisico, mentale ed emozionale.

Per tutte le patologie ortopediche è possibile inoltre effettuare cicli di Tecaterapia® abbinata ad un lavoro quotidiano di ripresa graduale e rimessa in lavoro del soggetto.

La tecarterapia (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) è una tecnica che stimola energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi e antiinfiammatori. La sua ragione d’essere sta nella constatazione che ogni patologia osteo-articolare e dei tessuti molli rallenta e modifica i processi biologici che stanno alla base della riparazione del danno subito.
L’idea di trasferire energia ai tessuti infortunati è comune a molte terapie (radar e Marconi, magnetoterapia, ecc), ma tutte somministrano energia proveniente dall’esterno.
La tecarterapia richiama invece le cariche elettriche da tutto il corpo, sfruttando il modello del condensatore. Nella tecarterapia un elettrodo è collegato a un generatore, mentre il secondo conduttore è rappresentato dal tessuto biologico. Nella zona sotto terapia si avrà un flusso di cariche con attivazione metabolica ed un effetto termico endogeno.